L’homme et la mer

Il mare esercita un profondo fascino sull'uomo, lo solleva e lo trasporta. Molti romanzieri, poeti, drammaturghi, scrittori di racconti e artisti hanno cercato di catturarne l'essenza nelle loro opere. Il mare che attrae e respinge, che protegge e minaccia, che ispira e terrorizza... Molte opere richiamano il fragile equilibrio che esiste tra uomo e natura e invitano a riflettere sul posto di quest'ultima nel pianeta.

A partire dall'Odissea di Omero (VIII secolo a.C.), l'uomo e il mare sono stati costantemente e intrinsecamente associati nella letteratura. Herman Melville, Joseph Conrad ed Ernest Hemingway hanno in particolar modo messo in luce le relazioni plurali che si intrecciano tra loro.
In Moby Dick (1851), Herman Melville descrive la ricerca ossessiva del capitano Achab per sfidare il potere del mare, incarnato dalla balena bianca. In Cuore di tenebra (1899), Joseph Conrad esplora l'oscurità del mare e dell'anima umana, mentre in 20.000 leghe sotto i mari (1869-70), Jules Verne descrive la lotta dell'uomo contro la natura sullo sfondo della sua storia , un tema che si ritrova ne Il vecchio e il mare (1952) di Hemingway.

Il mare esercita ancora oggi lo stesso fascino sugli autori di oggi. Jean-Marie Gustave le Clézio lo colloca al centro di un percorso iniziatico in Colui che non aveva mai visto il mare, dalla raccolta Mondo e altri racconti (1978). Alessandro Baricco cerca di definirlo e concettualizzarlo in Oceano mare (1993). ). Laurent Gaudé ci racconta il mare di confine in Eldorado (2006). Chantal Thomas ci porta in una magnifica immersione interiore con il suo Journal de nage (2022).

Oggi, di fronte alle crisi ambientali, l’uomo sta pensando, o deve necessariamente ripensare, il suo rapporto con il mare. Spetta a lui preservare questa fonte essenziale di vita adottando pratiche più sostenibili, proteggendo la biodiversità marina e impegnandosi nella lotta contro l'inquinamento. La sfida è enorme. La letteratura è un prezioso alleato per superare questa sfida.