Arte sacra e patrimonio religioso
11 Marzo 2023
Nizza ci offre mare, cielo sereno e natura selvaggia. Ma qui, forse più che altrove, si ha la sensazione di trovarsi in una terra “benedetta dagli dei”. Fin dai tempi più antichi, gli abitanti di questa città hanno reso omaggio, invocato e cercato la protezione delle entità superiori. Questo anelito celeste è presente fin dal Medioevo e se ne trovano testimonianze nelle chiese e cappelle di Nizza e dintorni, che custodiscono un’arte sacra piena di sorprese da scoprire.
1 – Sulle tracce di Bréa
Le comunità rurali sparse sul nostro territorio si sono organizzate sin dal Medioevo per costruire, mantenere e decorare chiese, cappelle ed edifici religiosi, chiamando artisti spesso itineranti.
Durante i secoli XV e XVI, diversi pittori itineranti percorrono in lungo e in largo la Contea di Nizza. Nizzardi o nativi di altre regioni, a volte del Piemonte italiano, questi artisti decoravano le cappelle e le chiese con caratteristici affreschi. Il più famoso di loro era Louis Bréa. Anche suo fratello Antoine e suo nipote François ci hanno lasciato molte opere. L’oro scintillante, i colori magici tra cui il rosso Bréa creato dal maestro, la finezza dei dettagli: tutte queste opere d’arte ci fanno immergere in un passato pieno di mistero.
Altri arrivavano dall’Italia, dalla Liguria o dal Piemonte, e decorarono con dipinti e affreschi le cappelle delle zone montane. Da Baleison con il suo tocco ricco di finezza a Canavesio con le scene della passione cariche di violenza e sofferenza, le loro opere hanno attraversato i secoli e sono ancor’oggi fonte di grande emozione e meraviglia.
Per maggiori informazioni, il Cercle Bréa propone tutto l’anno convegni e gite alla scoperta dell’arte sacra a Nizza e dintorni.
Telefono: 04 93 27 27 01
–> Circuito di cappelle dipinte: Scopri i primitifs niçois
Nelle città e nei paesini dell’area metropolitana vi aspettano molti tesori. Costruite all’ingresso dei villaggi, le cappelle erano un baluardo protettivo contro malattie come la peste. Dipinte durante il XV e XVI secolo, i loro affreschi avevano un ruolo d’insegnamento morale e raccontano la vita dei Santi, le epopee bibliche e scene della Passione.
Iniziamo il nostro tour con la cappella Notre-Dame des Penitents Blancs a Tour-sur-Tinée .
È d’obbligo fare una precisazione sulle confraternite di penitenti di cui sentirete parlare in tutta la Contea di Nizza. Queste confraternite riunivano i laici nell’esercizio dei doveri di devozione e carità. I penitenti si occupavano delle opere sociali e accompagnavano i fedeli in tutti i momenti della vita: dai battesimi alle feste religiose, dall’aiuto ai malati alla sepoltura dei morti e al sostegno delle famiglie in lutto.
Ogni villaggio ha almeno una cappella di penitenti bianchi o neri. Alcune confraternite sono ancora esistenti e partecipano ai funerali.
L’interno della Cappella di La Tour fu decorato dal 1481 dai pittori nizzardi Brevesi e Nadal con scene della Passione di Cristo. Chiavi disponibili presso il Municipio: 04 93 02 05 27
Clans: il villaggio delle cappelle dipinte! Qui scoprirete i meravigliosi affreschi della cappella Saint-Michel dipinti da Andrea da Cella nel 1515 e anche gli affreschi sulla vita di Saint-Antoine nella cappella omonima (XV secolo). Visite guidate disponibili su richiesta presso l’ufficio informazioni turistiche . La collegiale di Sainte-Marie è aperta tutti i giorni.
Venanson: Questo villaggio arroccato sulla sua cima rocciosa è spettacolare. Troviamo qui la cappella di Saint-Sébastien, le cui pareti interne sono affrescate con scene della vita del Santo, attribuite a Baleison nel XV secolo. Chiavi disponibili presso il municipio : 04 93 03 23 05.
Roure: Affascinante paesino sopra Saint-Sauveur-sur-Tinée, in cui si trova la cappella di Saint-Sébastien e Saint-Bernard, interamente affrescata da Andrea da Cella nel 1510. Chiavi disponibili su presentazione di un documento di identità presso l’ufficio informazioni turistiche nei mesi di luglio e agosto, o presso il municipio da settembre a giugno.
Roubion: Un po’ più in alto sulla strada per il Col de la Couillole, nel villaggio di Roubion, fermatevi a visitare la cappella di Saint-Sébastien del XV secolo. San Sebastiano è molto rappresentato nelle nostre chiese e cappelle e veniva invocato con San Rocco contro la peste. È possibile ammirare dipinti con scene della sua vita su tutte le pareti interne, opera di un maestro pittore itinerante che non ci ha lasciato il suo nome. Chiavi disponibili su richiesta presso l’ufficio informazioni turistiche.
Più in alto nella valle, Saint-Etienne-de-Tinée e la località di Auron nascondono nelle loro cappelle altri tesori pittorici .
A Saint-Etienne, le cappelle di Saint-Sébastien (decorate da Canavesio e Baleison nel XV secolo), Saint-Maur e la cappella del Convento dei Trinitari (che accoglie una scena della battaglia di Lepanto) possono essere visitate durante tutta l’estate. Orari di visita disponibili presso l’ufficio informazioni turistiche.
Auron, stazione sciistica e punto di partenza di numerose escursioni e percorsi per mountain bike, possiede una suggestiva cappella con campanile in stile lombardo. I suoi interni, che descrivono la vita di Saint-Erige, sono sorprendenti. Visite guidate tutta l’estate o audioguida: informazioni presso l’ufficio informazioni turistiche .
2 – Barocco, arte barocca onnipresente nelle nostre chiese
Non possiamo parlare della Costa Azzurra senza menzionare l’arte barocca che si esprime in molti edifici, visibili nel corso delle nostre passeggiate.
L’arte barocca è principalmente un’arte religiosa che si è sviluppata dalla fine del XVI secolo e per tutto il XVII, sostenuta dalla Chiesa cattolica romana. Teatrale e basata sulla magnificenza e l’arte del trompe-l’oeil, serviva la causa della Chiesa cattolica in opposizione al protestantesimo e alla sua austerità.
Dorato e sfarzoso, il barocco si ritrova ovunque negli edifici religiosi della regione .
–> Il barocco, qui e altrove
Usciamo da Nizza e facciamo una passeggiata intorno a La Trinité per scoprire un luogo fuori dal tempo, il santuario di Notre-Dame-de-Laghet. Ancora oggi un attivo luogo di pellegrinaggio, la sua chiesa riccamente decorata è costruita sulle rovine di una primitiva cappella. Vi aspettano calma e serenità. Possibilità di mangiare alla table d’hôtes o di dormire nell’ostello gestito dalle suore benedettine del Sacro Cuore di Montmartre.
Poco distante, la città di Eze che ci offre una vista a strapiombo sul Mediterraneo è nota per i suoi tipici vicoli e il suo giardino botanico. Merita una visita anche la suggestiva chiesa che si caratterizza per un gioco di trompe l’oeil: l’alternarsi di finestre vere e finte su entrambi i lati della navata
Sulle colline, a Levens, potrete scoprire la chiesa di Saint-Antonin in stile barocco, una chiesa a 3 navate separate da due file di colonne. Sono aperte due cappelle dei penitenti bianchi e neri, anch’esse in stile barocco.
Informazioni presso l’ufficio informazioni turistiche dove è possibile ottenere il depliant esplicativo del patrimonio del villaggio. Il paesino offre anche visite guidate alla chiesa e al borgo al prezzo di 3 € / pers. Prenotazione obbligatoria.
Infine, come avrete capito, la maggior parte delle chiese che incontrerete durante le vostre passeggiate a Nizza Costa Azzurra sono state concepite nello spirito barocco durante il XVII e il XVIII secolo. Sta a voi ritrovare elementi di quest’arte: primo fra tutti la sontuosità delle decorazioni che talvolta si estende alle facciate esterne. Queste chiese sono sovraccariche di ornamenti, tra cui sontuose pale d’altare in legno intagliato, con colonne spesso tortili e brillanti dorature. Quindi vedrete elementi creati per ingannare il visitatore: falsi marmi dipinti, finte finestre e l’arte trompe-l’oeil molto diffusa nelle chiese barocche. Il fantastico è lì ad attenderci e offrire così al visitatore l’ingresso in un mondo meraviglioso…
Crediti Foto: Succession H. Matisse Image, Balloïde photo, Guidestchristophe.com, Anthony Turpaud, BIT Saint-Laurent-du-Var et Clans, Ville d’Eze et Club Photos AMSL.